domenica 15 aprile 2012

Legame fisico e spirituale


Di Sergio “Cachafaz”, traduzione P.Muller

Le persone ballano per varie ragioni; alcuni lo fanno per celebrare eventi particolari, religiosi e non; altri lo fanno per professione, ed altri ancora per puro divertimento.
Il Tango potrebbe essere ballato per tutte le ragioni sopra elencate, ma viene danzato anche per sentire e concentrarsi sulla musica come sul rapporto col partner.
È un legame fisico che può essere imparato più o meno velocemente. Questo legame richiede una struttura solida come l’abbraccio aperto o avvicinato; eseguito con le braccia, le mani e il petto che divengono importanti elementi per questo contatto o legame tra i due corpi. C’è una consapevolezza di uno nell’altro e dell’ equilibrio del peso corporeo; questi elementi sono basilari, ed è difficile ballare finché essi non sono perfettamente compresi.
L’altro aspetto è il legame spirituale ed è qui che troviamo la gran parte del piacere che suscita questa danza.
Il legame comincia fissandosi ed accettando l’invito al ballo con un cenno di testa, continua durante la camminata per avvicinarsi sufficientemente per poter stabilire un contatto fisico. Si attende qualche attimo ascoltando la musica e si cerca un’intesa per muoversi fra le altre coppie. L’uomo offre la sua mano sinistra in modo che lei possa appoggiarvi la sua e l’abbraccio viene proposto ed accettato; quindi la concentrazione di uno sull’altro viene trasmesso attraverso i loro corpi.
Lui sente la musica e propone qualche passo, lei è attenta per seguirlo. I corpi e le anime stanno comunicando, non esiste nessun’altra preoccupazione o pensiero: loro, la musica e la danza.
Esiste una consapevolezza del battito del cuore, della respirazione, del piacere, del rilassamento o della tensione. La musica ha il suo inizio, la sua parte intermedia, i suoi “adagios” (movimenti lenti), le sue accelerazioni, poi la preparazione alla fine e poi la conclusione. Tutte e due i ballerini girano sul pavimento al unisono, e sono in contatto con tutti gli altri ballerini. La musica si ferma, loro mantengono per pochi istanti l’abbraccio e poi si separano.
Alcune persone imparano a ballare, ma non sviluppano mai un legame spirituale né con la musica né con i loro partners; acquistano una grande tecnica, guidano e seguono passi e figure complessi, ma la loro danza non ha né sentimento né anima, ballano il Tango nella stessa maniera come ballano ogni altra danza, non hanno mai imparato la differenza. (….) Seguono ogni mossa con facilità e precisione, la tecnica del tango non ha nessun segreto per loro… ma sono spiritualmente assenti. (…)
Io penso che un legame spirituale e la musicalità sono connessi, cerchiamo di sviluppare tutte e due nello stesso tempo durante il processo dell’insegnare ed imparare, ci cui spesso uno è la conseguenza dell’altro.

martedì 10 aprile 2012