venerdì 8 febbraio 2019

Dalla rete

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Si parlava di sogni con Isabella, la mia parrucchiera di Rimini (una delle mie fans più fedeli  ). “Mi piacerebbe imparare a ballare il tango argentino” dicevo mentre la maschera ammorbidiva i capelli arsi dal sole. “Impara allora. La mia amica va da un bravo insegnante. Si chiama Alex. Ti faccio dare il numero. Prova!” Sembrava la cosa più facile del mondo! “Pronto Alex? Ho un sogno ma non so ballare e non ho un partner. Cosa devo fare?” “Ciao, nessun problema. Ti aspetto giovedì a Riccione. Provi e poi decidi”. Tutto qui? Ho aspettato così tanto tempo e bastava andare a farmi una piega per realizzare un sogno? Perché ora? “Tutto accade quando deve accadere” e ancora non potevo sapere cosa mi aspettava dietro la porta di quella sala da ballo.
Se non hai un partner fisso, devi prima di tutto accettare che stai abbracciando uno sconosciuto e in quell’abbraccio, per chi sa leggere, tu diventi un libro aperto. “Sei una donna che vuole avere tutto sotto controllo, pianifichi, studi chi ti sta di fronte e anticipi gli eventi. Pensi sempre e difficilmente ti rilassi. In più non ti fidi. Soprattutto degli uomini.” Dopo 10 secondi di abbraccio una sintesi da seduta psicoanalitica pluriennale. E ancora “Tu pensi troppo e non ascolti. Qui non devi pensare ma solo ascoltare. Io ti parlo con il corpo, comunico con te e tu devi solo imparare ad ascoltare. Se ascolti puoi ballare senza conoscere il passo. Non anticipare o cercare di capire prima. Ascolta! Sono io che scelgo cosa fare e te lo propongo. Tu esegui con la grazia, l’eleganza e la bellezza che la donna sapiente del tango aggiunge in ogni suo gesto”. Le mie certezze sgretolate… non mi sentivo per niente sapiente… E infine “In una milonga l’uomo invita la donna dopo che ha capito, con la mirada, che lei è d’accordo…vai col cabeceo. Può succedere che in tutta la serata nessuno ti inviti e tu rimarrai seduta a guardare quanto hai ancora da imparare….” La mia autostima a pezzi…. Impietosamente : “Rimani sul tuo asse su una gamba e libera l’altra. La gamba libera è mia e io la mando dove voglio” Espropriata di una parte del mio corpo…. “Per ballare devi cercare la connessione….” Ma io voglio un uomo non un wifi!!!! Cosa ci faccio qui? Potrei cortesemente cambiare sogno e scordarmi il tango argentino? Come fa un ingegnere qualsiasi a non pensare, a non anticipare e a rilassarsi? Come fa un ingegnere bionda a rischiare di essere ignorata tutta la sera da uomini che, salvo rare eccezioni, sono molto lontani da quell’Antonio Banderas in “Ti va di ballare?” o da Richard Gere in “Shall we dance?” Perché devi fare quello che vuoi con la MIA gamba? Un’altra sfida, l’ennesima…. Un confronto con la mia fragilità che è anche la mia forza, una lotta tra il controllo e la fiducia, tra le certezze granitiche di un ingegnere con il suo metodo e l’inspiegabile complicità di due sconosciuti che in un abbraccio si parlano, si ascoltano e miracolosamente si capiscono. Vivi per quel miracolo, studi per quel miracolo… e poi una sera qualunque ti ritrovi in una Piazza Duomo gremita di gente a ballare con Roberto Herrera…. Chiudi gli occhi e vorresti fermare il tempo… ritrovi il senso della Vita che cercavi in quell’abbraccio…. “Maestro le gambe tremano un po’” “Non preoccuparti…seguimi…” L’emozione non ha voce ma è nelle note di quell’attimo fatato… Grazie Alex!
Il miracolo del tango inizia e finisce qui. Un abbraccio, un’intesa di pochi minuti, una tanda. In mezzo, un mondo di emozioni, di stili, di codici silenziosi, di ruoli definiti e finalmente chiari. Tu, uomo, proponi e guidi. Ascolti per capire se hai comunicato correttamente. Io, donna, ascolto, eseguo ed abbellisco. Se sbaglio è colpa tua che non hai “marcato” correttamente. Siiiiii!
A parte il problema che ci sono pochi uomini (ma dove diavolo siete tutti? Possibile che vi trovo solo nei Consigli di Amministrazione o dalla mia estetista?) e ti ritrovi a sperare che a quella dall’ocho perfetto che non si siede mai vengano i crampi, la milonga è una vera palestra di Vita. Il Tango è un sogno ed è vietato calpestare i sogni. Il Tango è Vita e nella nostra Vita pretendiamo il meglio! Ci siamo vestite, profumate, ci sentiamo belle e desiderabili… e allora impariamo anche a dire un semplice, dirompente, liberatorio, autorevole, orgoglioso, deciso e indiscutibilmente chiaro “NO” a chi non vogliamo che diventi parte del NOSTRO sogno.

Rispetto per la donna, galanteria, complicità, attenzione ai dettagli, concentrazione, fiducia, ascolto, comunicazione, sincronia, eleganza, bellezza… grande autostima, guardarsi dentro e diventare migliori… un momento d’emozione da rendere perfetto…come la Vita… la Vita e(‘) un Tango….olé….(Dalla rete)

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