lunedì 11 febbraio 2019

L'insegnante di tango

Quante cose dovrebbe insegnare l'insegnante di tango. A interpretare la musica. Esprimere le emozioni. Ascoltare il/la partner. Non imitare gli altri ma essere sé stessi. Rispettare la ronda e gli altri ballerini. Gestire il proprio asse. Abbracciare senza paura. Abbracciare davvero. Camminare. Accettare il fatto che non possiamo piacere a tutti. Rispettare chi ha del tango un'idea diversa da noi. Mantenere la struttura del proprio corpo. Capire il ruolo ricchissimo e individuale che la sessualità gioca nel tango (anziché nascondere tutto sotto al tappeto). Cercare la comodità del partner e quella propria. Sapere guidare o seguire le strutture più comuni. Saper improvvisare. Invitare in modo rispettoso. Non avere mai fretta. Non essere presuntuosi. Che il tango è comunicazione. Che il tango è piacere e gioia. Conoscere le diverse culture del tango con le loro proprie ricchezze. Ballare tutto il movimento che sta tra un tempo e l'altro. Ballare con il corpo intero. Mantenere i piedi vivi. Non pesare sul partner ma non essere assenti. Non strattonare mai. Giocare con l'abbraccio. Essere aperti, in tutti i sensi. La connessione come valore fondante del tango. La libertà, come secondo valore, dopo la connessione. La postura. La tecnica. Le diverse dinamiche dei diversi tipi di milonga. La storia del tango. La geografia e la sociologia del tango. Le relazioni del tango con gli altri balli e con la danza. E in fondo sarebbe bello che anche questo gruppo aiutasse chi è nuovo a cogliere qualcosa di tutti questi elementi, in uno spirito di rispetto reciproco e di arricchimento, anche perché penso che siano poche davvero le scuole che hanno il tempo, la capacità, e l'interesse per approfondirli davvero tutti. E sono certo di averne dimenticati molti. (Dalla rete)

Nessun commento: